sabato 21 novembre 2009

Lezioni del 10 e del 12 ottobre. sintesi dei progetti. parte 1

Maria Elena> il progetto si svolge attorno al concetto di attesa e prende ispirazione dall'esperienza del terremoto a L'Aquila. L'opera prevede la costruzione di un cubo avvolto da una rete metallica e si propone di conferire al fruitore un'esperienza di protezione e allo stesso tempo di disagio.


Chiara G. > il progetto coinvolge gli studenti del corso e sarà anticipato da una pre-mostra. Per questo motivo non è possibile sapere ancora i dettagli dell'opera.


Valentina R. > il progetto si propone di cambiare il tempo di un libro. Partendo dal tema della biblioteca e dall'analisi di due libri in particolare (Factotum di Bukowski e Oggi è un altro giorno Jessica di Angelo Pietrosino) l'opera prevede una sorta di compenetrazione dei due testi che si realizza con la riscrittura del libro di Bukowski nel quale tutti i nomi delle prostitute saranno scambiati con quelli di Jessica.


Lorenzo > il progetto prevede la costruzione di un orologio da parete in cui la lancetta dell'ora impieghi ottantacinque anni a compiere un giro intero. Gli ottantacinque anni rappresentano l'aspettativa di vita di Lorenzo. L'orologio rappresenta lo scorrere della sua vita che incomincia a mezzogiorno e si conclude a mezzanotte.


Andrea > il progetto prevede una video-installazione in cui due differenti video (della medesima durata) proiettino a metà del loro percorso la stessa immagine.


Leonardo, Enrico, Letizia, MariaIda, Aurora, Chiara > il progetto si fonda sulla volontà di svolgere un'intervista al filosofo Giorgio Agamben sul tema della non linearità del tempo.


Violette > il progetto prevede un'installazione al buio su una zattera. Gli spettatori salgono uno alla volta e rimangono per un tempo a loro scelta. Il buio amplifica i sensi creando nel visitatore una sorta di disorientamento spazio-temporale.


Manuela > il progetto consiste in una performance nella quale Manuela riscriverà una tela dell'artista Roman Opalka, trasformando le cifre in lettere. La performance vuole essere un omaggio all'artista polacco e si propone di fornire una lettura della spazializzazione del tempo.


Antonella > il progetto si svolge attorno al tema del racconto e in modo particolare attorno al racconto del viaggio di nozze, tappa fondamentale nella vita di una donna. Alcuni racconti sono registrati e riscritti successivamente sulla carta velina o sulla carta carbone tramite l'utilizzo della macchina da scrivere.


Claudia > il progetto consiste in una performance fortemente legata alla tecnica del ricamo e al tema del limbo della conoscenza. Claudia durante il giorno ricamerà su una tela per poi disfarla di notte.


Claudia> il progetto nasce da una riflessione sull'ora ambigua e sul fuso orario e si concretizza in una serie di fotogrammi scattati ogni ora nelle diverse parti del mondo tra il 24 e il 26 ottobre del 2009, sfruttando il passaggio da ora legale ad ora solare.


Jacopo > il progetto si propone di mettere in relazione le tematiche dell'arte contemporanea e del lavoro. Sostanzialmente Jacopo si propone come "artista alla pari".


Roberto > il progetto consiste in una performance nella quale Roberto si asterrà per 45 giorni dal parlar male di chiunque riversando su carta tutte le cose negative che avrebbe detto e riscrivendole ogni volta a partire dalla prima.


Samuele > il progetto prevede un'installazione 3d che ha come tema principale l'incontro/scontro tra natura tecnologica e tecnologia naturale e tra il 3d e l'energia solare. Il progetto si concretizza in un'animazione di durata indeterminata che dipende dal sorgere del sole, momento in cui si concluderà il video.


Laura, Paola > il progetto è di natura curatoriale e si propone di aprire una riflessione sul concetto di contemporaneità e sull'essere contemporanei partendo dagli scritti del filosofo Giorgio Agamben. Parallelamente Laura e Paola lavorano e analizzano i progetti degli altri studenti del corso riscontrando affinità e differenze.


Nicolas > il progetto consiste nella costruzione di un' installazione in cui entrino in relazione il tempo sonoro dell'ambiente e il tempo individuale dello spettatore tramite la modulazione delle frequenze e delle intensità.


Andrea > il progetto nasce dall'idea di costruire un orologio a tendina nella stazione di Venezia che possa contare il tempo di un altro pianeta creando disorientamento nei passanti.


Valeria, Michela, Stefania > il progetto è di natura curatoriale e si propone di aprire una riflessione sui tempi del museo, sul tempo della mostra e sul tempo dell' opera, compiendo un' analisi approfondita su tre musei italiani.


Giulia > il progetto consiste in un' animazione basata sul concetto di anti-narrazione e cerca di rappresentare visualmente la compresenza tra passato, presente e futuro. Il soggetto è un brodetto primordiale in cui si alternano immagini naturali ed immagini umane.


Alessio, Valerio > il progetto consiste in un' installazione interattiva al buio. All' interno di essa ci sono due schermi: in uno è visualizzato un serpente che si mangia la coda (rappresentazione del tempo ciclico), mentre nell'altro c'è un serpente che si trasforma a seconda delle interferenze che avvengono all' interno dell'installazione stessa.


Nicola > il progetto nasce da una riflessione sull' archivio della memoria. Concretamente Nicola farà un salvataggio reiterato di alcune immagini di natura familiare. Questa ripetizione causerà una perdita di informazioni dell' immagine provocandone una progressiva cancellazione. In questo modo il potere decisionale sul prodotto finale è drasticamente ridotto.


Chiara, Francesco, Camilla > il progetto nasce a seguito di una riflessione sugli oggetti d' uso quotidiano. La volontà è quella di distruggere il flusso di questi oggetti e di trasformarli in soggetti, tramite una perdita volontaria.


Suambra > il progetto coinvolgerà la classe e nasce da una riflessione sull' attesa e sulle sale d'attesa, nelle quali Suambra ha raccolto diverse suggestioni.


Roberta > il progetto nasce da una ricerca sul limite tra curatela e prodotto artistico. Il tema è quello dell'anzianità e Roberta è interessata a coinvolgere degli studenti dell' Università della Terza Età a seguire delle lezioni sull' arte contemporanea e a partecipare a delle visite guidate.


Maria Elena > il progetto si svolge attorno al tema dei "fantasmi del vivente", ossia dei fantasmi di persone che vivono. Concretamente Maria Elena analizza immagini di vecchi filmati e lavora su una tecnica fotografica che parte dai negativi (cianotipo).


Nico > il progetto si sviluppa attorno ai concetti di "tempo filmico" e "spessore filmico" e probabilmente andrà a coinvolgere la classe.


Myriam > il progetto si fonda sul tempo della condivisione ed ha un approccio collettivo. Sostanzialmente prevede un' installazione (alla quale il pubblico è invitato a partecipare) con carte di caramelle e caramelle succhiate.


Riccardo > il progetto è di natura fotografica e lavora sul concetto dell'imprevisto e dell'errore tramite l'utilizzo di rullini scaduti e multiesposizioni.


Elisa > il progetto nasce da una riflessione sul "far niente" e sul rimandare le cose e per questo motivo non ha ancora una dimensione concreta.


Giovanni > il progetto ha come obiettivo quello di organizzare un festa fuori dal suo tempo originale. L' idea è quella di dar vita ad un Natale anticipato o posticipato, con la partecipazione di anziani e veneziani.


Valentina > il progetto nasce da una riflessione sull'opera come regalo e ha come obiettivo principale quello di creare una rete di relazioni.


Enrico > il progetto parte da un ragionamento sulla memoria ma è concretamente ancora da definire.


Ho provato nei migliore dei modi a trascrivere la sintesi dei progetti. Mi scuso con i diretti interessati per eventuali lacune ed errori.

Roberto F.

venerdì 20 novembre 2009

Creare il desiderio in base delle idee

Si è vivacemente discusso sull'opera "The End" di Ragnar Kjartansson, l'artista che ha rappresentato l'Islanda alla 53° Biennale di Venezia. La mostra presenta tre componenti: un'installazione, una performance (che si svolgerà durante tutta la durata della Biennale) e delle proiezioni video.
Kjartansson ha creato una sorta di atelier d'arte in cui ogni giorno nasce un nuovo quadro che raffigura sempre lo stesso modello. I visitatori possono così osservare la spontanea crescita della produzione dei quadri ed anche il cambiamento inafferrabile dello spazio stesso. L'idea della progressiva crescita dell'opera è centrale: i primi spettatori non poterono 'coglierla' come gli ultimi, perchè ne videro solo un inizio. L'artista ha volutamente allargato la prospettiva che l'opera d'arte includerebbe. Mentre aumentano i quadri, aumenta anche la quantità delle bottiglie di birra sul pavimento, i tubi di colori utilizzati, l'odore della trementina, etc. Tutto l'inseme presenta una compatta coerenza.
A questa metodologia piuttosto aperta si contrappongono la completezza formale e la sinteticità dei quattro video. I due protagonisti musicisti (uno dei quali l'artista stesso) suonano i diversi strumenti nei posti più insoliti: il pianoforte viene ad esempio suonato su una montagna completamente bianca, oppure, semplicemente, si fischia sotto l'albero coperto di neve.. Tutti i quattro video creano un' unica melodia diligentemente programmata in ogni sua
componente.

Le riflessioni sono partite dal fatto che l'opera stessa, per lo meno l'atelier d'arte, presenta allo spettatore un’attesa che rimarrà per sempre incompiuta. Si coglie dell'opera un momento preciso, che richiede un ulteriore completamento. Utilizzando il concetto di allargamento, la pittura è stata utilizzata come pure mezzo artistico e non come punto d'arrivo, come da tradizione. Senza opporsi, senza antagonismi verso la pittura, Kjartansson è riuscito a liberarla dalla condizione di opera d'arte "finita" riducendola a puro mezzo. Facendo questo l’artista si trova in una doppia situazione: fare pittura quasi come non facendola. Dipingere pensando alla pittura creata e nello stesso tempo guardarsi da fuori come se si fosse un estraneo. Essere se stessi e contemporaneamente non esserlo. Creare un dentro ed un fuori. Questa preformance pittorica porta in sè un' incompiutezza che non cessa mai. La metodologia voluta è quella di creare un proseguimento che potrebbe continuare successivamente. L'opera ritorna se lasciata aperta. E' l'inizio di una fine che non si compierà mai. Questo processo crea una condizione di serialità, sollevando la problematica di come un’opera di tal tipo potrebbe essere venduta nel mercato dell’arte. Kjartansson non concepisce i quadri prodotti come merce ma li prende piuttosto come un'esperienza. Di conseguenza allora, sarebbe forse possibile proporre lo stesso prezzo per i quadri e le lattine, considerandoli entrambi parti costitutive della stessa esperienza? Il fatto di vendere potrebbe forse diventare uno strumento d'indagine se lo mettessimo in un discorso critico (lattina=quadro)? Per abitudine si considera la vendita obiettivo principale. Kjartansson ha dunque messo in evidenza il pregiudizio che il fine sia il commercio, che l’opera prodotta trovi il suo compimento solo nel momento della sua vendita. La commerciabilità dell'opera non è uno strumento puramente negativo, ma lo diventa quando si fa obiettivo di base.


N.Vasiljevic

martedì 10 novembre 2009

Agamben, che cos'è il contemporaneo

Ciao a tutti!
Vi metto il testo di Agamben sul contemporaneo in jpg, ho iniziato a caricare dall'ultima pagina!
A giovedì
paola


Agamben, che cos'è il contemporaneo





Agamben, Che cos'è il contemporaneo

Ciao!vi metto in jpg il testo di Agamben sul contemporaneo!
Ciao
Paola





Testi

Testi da leggere:

Testo del curatore Okwui Enwezor: http://dl.dropbox.com/u/891695/Okwui.Artforum.doc

Daniel Birnbaum, Cronologia

Antonio Negri e Michael Hardt, testo uscito su Artforum, Ott 09
http://www.youtube.com/watch?v=4iLkZMCZNmc

so che è fuori tempo massimo, ma me l'hanno linkato 5 minuti fa e mi ha fatto venire in mente la valleé!
iacopo

Playlist scelta fino adesso





Mark Lewis - Dawn and Dusk (2008)


Radiohead - Street Sprit























Sigur Ros - Hoppípolla





Lucy Tzac Tzac






http://www.youtube.com/watch?v=SRS-XNTVusI

DA confermare:
Four Tet



Copy Shop



Space Odissey









http://www.youtube.com/watch?v=Bl-vtVuimZo

venerdì 6 novembre 2009

Progetto per il corso

Ciao,
questo è il progetto per la mostra di fine corso: se avete voglia di partecipare mandatemi una mail a ornaghiland@hotmail.it
oppure chiedetemelo di persona.
Grazie!




Valentina Ornaghi & Claudio Prestinari


La proposta che facciamo è strettamente legata al concetto di opera regalo.
L’opera si stratifica in divenire mutando di mano in mano.
Ci recheremo a casa di chi ci inviterà per donare un nostro lavoro, in partenza sarà una fotografia che ritrae il momento in cui, nel settembre 2009 a Skopje, abbiamo regalato, per caso, una parte di un’opera a dei bambini che la desideravano.
Catturare il momento in cui il destinatario riceve il regalo diviene la nuova opera da regalare. Lo scambio è duplice: in cambio di un’opera viene donato del tempo, a partire da un’ora. Questo tempo è necessario a sviluppare il prossimo lavoro, prendendo ispirazione dalle relazioni che si creano e dall’esperienza che si verifica con gli ospitanti, anche tenendo conto di eventuali collaborazioni.
Il tipo di documentazione può cambiare di volta in volta: una nuova fotografia, un video, un testo scritto ecc. in un continuo rimando, una sorta di catena, di albero genealogico. Ogni opera è riproducibile tante volte quante le persone che la richiedono in regalo.

mercoledì 4 novembre 2009

LEZIONE 19 OTTOBRE

Gilles Deleuze (Parigi 1925 – Parigi 1995) è stato un filosofo francese, ritenuto tra i più influenti del XX secolo e tra i più prestigiosi esponenti della Nietzsche-renaissance che, insieme allo strutturalismo e al pensiero di Jean-Paul Sartre, caratterizzò il pensiero filosofico francese del secondo dopoguerra. In ragione dei suoi lavori Differenza e ripetizione (1968) e Logica del Senso (1969) Michel Foucault disse che “un giorno, forse, questo secolo sarà chiamato Deleuziano”.
Gli scritti in collaborazione con lo psicoanalista e psichiatra Félix Guattari quali; Capitalismo e schizofrenia, L’Antiedipo e il più tardo Millepiani , tendono ad una sorta di analisi del funzionamento delle istituzioni, viste alla luce dei rapporti di potere che esse sviluppano con individui e società e rendono in maniera esplicita il pensiero di Deleuze su questi argomenti cioè la critica alla psicoanalisi che è totalizzante, perché cataloga i comportamenti umani.
Deleuze crede che sia possibile organizzare il linguaggio in un Rizoma, con il termine rizoma (rizhome) i francesi Deleuze e Guattari intendevano un particolare modello semantico da opporre a tutti i modelli basati sulla concezione di albero (imperanti in tutte le discipline, dalla linguistica alla biologia). Il modello ad albero prevede una gerarchia, un centro, e un ordine di significazione. Nell'albero i significati sono disposti in ordine lineare. Invece, secondo gli autori, a differenza degli alberi o delle loro radici, il rizoma collega un punto qualsiasi con un altro punto qualsiasi, e ciascuno dei suoi tratti non rimanda necessariamente a tratti dello stesso genere, mettendo in gioco regimi di segni molto differenti ed anche stati di non-segni. (…). Rispetto ai sistemi centrici (anche policentrici), a comunicazione gerarchica e collegamenti prestabiliti, il rizoma è un sistema acentrico, non gerarchico e non significante ..." (Gilles Deleuze e Félix Guattari, Mille piani. Capitalismo e schizofrenia (1980).
Deleuze nei suoi scritti si interessa ad altri autori quali Spinoza, Foucault, Bergson, Hume, Leibniz e Nietzsche, mettendoli in relazione tra loro e osservando i vari filoni di pensiero.
Si interessa anche alla relazione tra nozioni quali : Differenza, Evento, Senso. In modo più ampio anche a tre concetti fondamentali per la vita dell’uomo che sono la Scienza, la Politica e la Cultura.
Egli si oppone a Kant nella sua critica del giudizio, quando afferma che solo la ragione trova un senso ad ogni cosa e ad ogni esperienza, e che il sublime è fuori dall’ idea di ragione.
Deleuze afferma che solo l’esperienza ci può offrire gli stimoli per nuove idee agendo sulla logica del senso.




abcd

Un film intervista articolato per 8 ore di colloquio su vari concetti trovati in base alla regola cronologica alfabetica . Ad esempio la lettera A è riferita agli animali, in particolare Deleuze parla dei gatti per i quali non ha una fascinazione particolare, mentre ama però lo stare in agguato dell’animale in genere, che equiparerà ad un atteggiamento mentale. E anche quando arriverà alla lettera C, intesa come cultura egli parlerà dell’amore per il cinema e per l’incontro inatteso che si può avere con qualcosa di straordinario, andare al cinema per Deleuze è una sorta di appuntamento con il caso, stimolo per nuove idee. Mentre la lettera B è esplicitamente relativa al suo problema personale con l’alcool infatti la intende come il bere, qui mette a nudo la sua debolezza credendo che stravolgere lo stato mentale potesse indurlo a nuovi pensieri filosofici fantastici: solo dopo capì che era uno sbaglio. Anche con la lettera E, Deleuze ci regala un ricordo personale perché la intende come Infanzia, inizia così a narrare i ricordi che lo avvicinarono alla scuola e alla cultura. Ancora troviamo la lettera L, per letteratura, N, come neurologia e così via. L’Abécédaire si conclude con la lettera Z, di zigzag. Tra queste, in successione alfabetica, stanno concetti quali «desiderio», «resistenza», «tennis», «viaggio» o filosofi quali Kant e Wittgenstein. Per ogni lettera sta un'idea, un concetto, una folgorazione o una semplice passione del grande filosofo. Il risultato è una meravigliosa testimonianza di pensiero, un'incredibile ostinazione al pensiero, con intelligenza e simpatia Deleuze risponde a molte domande che sono testimonianza anche del suo personale vissuto. Le otto ore di conversazione sono proposte in 3 DVD. Sono suddivise in 25 concetti chiave ai quali si può accedere per lettera o tramite una lista di argomenti. Poiché Deleuze finisce col parlare tanto di filosofia quanto di politica, di cinema o musica contemporanea, di sport o letteratura ogni spettatore non può che restare ipnotizzato di fronte a tanto carisma, tanta limpidezza espositiva e tanta chiarezza di pensiero. E lo stesso Deleuze non presuppone in alcun modo che chi lo stia ascoltando e guardando sia uno specialista delle sue opere o un filosofo. In quest’unica e ultima opera video egli consegna a tutti il proprio testamento filosofico. Poiché, come ha sempre sostenuto, la filosofia non si rivolge ai filosofi.

martedì 3 novembre 2009



http://rapidshare.com/files/302043525/Agamben.pdf.html
Ragazzi/e non sapendo come fare l'ho uplodato con Rapid Share... Speriamo vada tutto a buon fine. Se doveste stamparlo ricordate di impostare due pagine per pagina se no ve lo stampa gigante perché la qualità è alta...

Enrico

Sonic Youth Sunday

Prospettive aperte sulla contemporaneità


Ciao a tutti!!ecco qui il teesto di Agamben da scaricare, la mappa con le parole legate alla contemporaneità e l'invito che vi abbaimo rivolto a lezione. Aspettiamo le vostre risposte!!!
Paola
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Prospettive aperte sulla contemporaneità


“La contemporaneità è quella relazione col tempo che aderisce ad esso attraverso una sfasatura e un anacronismo.“

“[..] essere puntuali a un appuntamento che si può solo mancare”
(G. Agamben)

Affrontando un’ indagine sul tempo non lineare ci si scontra necessariamente col tema della contemporaneità.
Certamente si tratta di una nozione cui si tende a far riferimento sempre più spesso, nei contesti più disparati, sulla base di esigenze differenti e distanti tra loro.
L’ appellarsi di continuo a questo concetto, il suo “essere sulla bocca di tutti” porta effettivamente a riflessioni fertili o si corre forse il rischio di svuotarlo di ogni senso, rendendolo un termine fine a se stesso?
Il contemporaneo sfugge a ogni definizione univoca e si presenta, a chi provi a indagarne il contenuto, un universo quanto mai sfrangiato, multiforme, aperto alle interpretazioni.
Consapevoli della costitutiva inafferrabilità di tale concetto, abbiamo deciso di avventurarci su un terreno assai sdrucciolevole per cercare di portarne in superficie gli aspetti peculiari ed aprire nuove problematiche e interrogativi, in un confronto che ci auguriamo essere dinamico e sempre aperto.
Vi porgiamo dunque un invito, un appuntamento per condividere idee, progetti, divagazioni sul contemporaneo partendo dal bisogno di approfondire il senso che ne abbiamo e indagare le modalità attraverso le quali siamo arrivati a farlo nostro e le nostre esistenze vi prendono parte.
Per fornirvi alcuni stimoli presentiamo una mappa, provvisoria e aperta a nuovi interventi, con alcune delle parole-chiave che a nostro avviso caratterizzano la condizione di contemporaneità.
Accoglieremo qualunque tipo di suggestione, pensiero, iniziativa, messaggio, intervento artistico, testo critico e poetico, progetto musicale e qualunque altra cosa pensiate possa far crescere questa riflessione condotta insieme.
Tutto il materiale che verrà condiviso nel prossimo mese sarà raccolto e presentato in un’ occasione espositiva e in una pubblicazione al termine del laboratorio di Cesare Pietroiusti.

Playlist

Usain Bolt 9"58 WR - 100 metri - Mondiali Berlino 2009

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Wrong - Depeche Mode

A San Francisco Time Lapse from MACAFRAMA on Vimeo.

Nowa Ksiazka - Zbigniew Rybcznski