mercoledì 4 novembre 2009

LEZIONE 19 OTTOBRE

Gilles Deleuze (Parigi 1925 – Parigi 1995) è stato un filosofo francese, ritenuto tra i più influenti del XX secolo e tra i più prestigiosi esponenti della Nietzsche-renaissance che, insieme allo strutturalismo e al pensiero di Jean-Paul Sartre, caratterizzò il pensiero filosofico francese del secondo dopoguerra. In ragione dei suoi lavori Differenza e ripetizione (1968) e Logica del Senso (1969) Michel Foucault disse che “un giorno, forse, questo secolo sarà chiamato Deleuziano”.
Gli scritti in collaborazione con lo psicoanalista e psichiatra Félix Guattari quali; Capitalismo e schizofrenia, L’Antiedipo e il più tardo Millepiani , tendono ad una sorta di analisi del funzionamento delle istituzioni, viste alla luce dei rapporti di potere che esse sviluppano con individui e società e rendono in maniera esplicita il pensiero di Deleuze su questi argomenti cioè la critica alla psicoanalisi che è totalizzante, perché cataloga i comportamenti umani.
Deleuze crede che sia possibile organizzare il linguaggio in un Rizoma, con il termine rizoma (rizhome) i francesi Deleuze e Guattari intendevano un particolare modello semantico da opporre a tutti i modelli basati sulla concezione di albero (imperanti in tutte le discipline, dalla linguistica alla biologia). Il modello ad albero prevede una gerarchia, un centro, e un ordine di significazione. Nell'albero i significati sono disposti in ordine lineare. Invece, secondo gli autori, a differenza degli alberi o delle loro radici, il rizoma collega un punto qualsiasi con un altro punto qualsiasi, e ciascuno dei suoi tratti non rimanda necessariamente a tratti dello stesso genere, mettendo in gioco regimi di segni molto differenti ed anche stati di non-segni. (…). Rispetto ai sistemi centrici (anche policentrici), a comunicazione gerarchica e collegamenti prestabiliti, il rizoma è un sistema acentrico, non gerarchico e non significante ..." (Gilles Deleuze e Félix Guattari, Mille piani. Capitalismo e schizofrenia (1980).
Deleuze nei suoi scritti si interessa ad altri autori quali Spinoza, Foucault, Bergson, Hume, Leibniz e Nietzsche, mettendoli in relazione tra loro e osservando i vari filoni di pensiero.
Si interessa anche alla relazione tra nozioni quali : Differenza, Evento, Senso. In modo più ampio anche a tre concetti fondamentali per la vita dell’uomo che sono la Scienza, la Politica e la Cultura.
Egli si oppone a Kant nella sua critica del giudizio, quando afferma che solo la ragione trova un senso ad ogni cosa e ad ogni esperienza, e che il sublime è fuori dall’ idea di ragione.
Deleuze afferma che solo l’esperienza ci può offrire gli stimoli per nuove idee agendo sulla logica del senso.




abcd

Un film intervista articolato per 8 ore di colloquio su vari concetti trovati in base alla regola cronologica alfabetica . Ad esempio la lettera A è riferita agli animali, in particolare Deleuze parla dei gatti per i quali non ha una fascinazione particolare, mentre ama però lo stare in agguato dell’animale in genere, che equiparerà ad un atteggiamento mentale. E anche quando arriverà alla lettera C, intesa come cultura egli parlerà dell’amore per il cinema e per l’incontro inatteso che si può avere con qualcosa di straordinario, andare al cinema per Deleuze è una sorta di appuntamento con il caso, stimolo per nuove idee. Mentre la lettera B è esplicitamente relativa al suo problema personale con l’alcool infatti la intende come il bere, qui mette a nudo la sua debolezza credendo che stravolgere lo stato mentale potesse indurlo a nuovi pensieri filosofici fantastici: solo dopo capì che era uno sbaglio. Anche con la lettera E, Deleuze ci regala un ricordo personale perché la intende come Infanzia, inizia così a narrare i ricordi che lo avvicinarono alla scuola e alla cultura. Ancora troviamo la lettera L, per letteratura, N, come neurologia e così via. L’Abécédaire si conclude con la lettera Z, di zigzag. Tra queste, in successione alfabetica, stanno concetti quali «desiderio», «resistenza», «tennis», «viaggio» o filosofi quali Kant e Wittgenstein. Per ogni lettera sta un'idea, un concetto, una folgorazione o una semplice passione del grande filosofo. Il risultato è una meravigliosa testimonianza di pensiero, un'incredibile ostinazione al pensiero, con intelligenza e simpatia Deleuze risponde a molte domande che sono testimonianza anche del suo personale vissuto. Le otto ore di conversazione sono proposte in 3 DVD. Sono suddivise in 25 concetti chiave ai quali si può accedere per lettera o tramite una lista di argomenti. Poiché Deleuze finisce col parlare tanto di filosofia quanto di politica, di cinema o musica contemporanea, di sport o letteratura ogni spettatore non può che restare ipnotizzato di fronte a tanto carisma, tanta limpidezza espositiva e tanta chiarezza di pensiero. E lo stesso Deleuze non presuppone in alcun modo che chi lo stia ascoltando e guardando sia uno specialista delle sue opere o un filosofo. In quest’unica e ultima opera video egli consegna a tutti il proprio testamento filosofico. Poiché, come ha sempre sostenuto, la filosofia non si rivolge ai filosofi.

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