4'33"
Discussione sul pezzo 4'33" di John Cage.
In particolare si è analizzata una sua esecuzione per orchestra realizzata dalla BBC Symphony Orchestra diretta da Lawrence Foster.
Si è sottolineato come il pezzo voglia essere una pura durata senza contenuto, un tempo svuotato dall'obbligo di contenere un suono. E proprio la sua vocazione all'essere apparentemente vuoto lo rende capace di accogliere tutti quei rumori a cui solitamente non si presta attenzione, il battito del cuore, il fruscio di un velluto sulla sedia, il respiro nostro e dei vicini. Nella creazione di questo suono i ruoli di esecutore e ascoltatore vengono condivisi, e non possono fare altrimenti. Siamo tutti una grande orchestra quando ascoltiamo (o eseguiamo) 4'33". La forza di questo "silenzio" riesce a travalicare anche la compresenza fisica di esecutore/ascoltatore: tutti noi, nella nostra aula, pur non sedendo in platea, mentre ascoltavamo e guardavamo l'esecuzione della BBC Symphony Orchestra stavamo eseguendo una particolare esecuzione di 4'33" , quella del 13 Ottobre 2009, a Venezia, nei Magazzini Ligabue, alle 17 e qualcosa, un'esecuzione unica e irripetibile.
Il pezzo, essendo stato scritto con notazione musicale su uno spartito, include le pause come parte integrante dell'opera, sebbene la sostanza fra movimento e pausa non cambia, sempre di silenzio si tratta. Cambia invece la ricezione negli spettatori, come abbiamo riscontrato nel video: la tensione e l'attenzione cresce durante l'esecuzione e si sfoga nelle pause con colpi di tosse, cambi di posizione, ce, per poi tornare ad aumentare durante il silenzio "di spartito".
Nessun commento:
Posta un commento