giovedì 23 ottobre 2008

LEZIONE DEL 17 OCT. 08



Continuiamo la lettura del testo di Adorno, pag. 128-129.

Nel periodo post-industriale nasce la MERCE: qualcosa di alieno sia alla mano di colui che la produce (l’operaio che all’interno della catena di montaggio ripete infinitamente la stessa azione) che a quella di colui che la compra. In essa si possono distinguere il VALORE D’USO (legato alla sua funzione) e quello DI SCAMBIO (il prezzo per possederla). Il problema nasce perché quando il prodotto diviene merce il suo valore d’uso perde via via importanza mentre ne acquista il suo valore di scambio. La nuova domanda capitalistica diventa dunque :- Quanto costa?- che si sostituisce alla più logica :-A cosa serve?-. Così per assurdo assumono valore di scambio anche merci che non servono a nulla, o quasi (I-RICH, il diamante dell’ I-PHONE, un semplice disegno che appare sul cellulare), o assumono valore di scambio altissimo merci che assolvono a funzioni semplici e naturali (p.es. una sedia, ma di alto design... etc.). Alieno, alienato, è l’uomo estraneo a se stesso (Marx). Qualsiasi merce diviene un arcano, un oggetto che racchiude caratteristiche magiche e spesso indecifrabili, diverse da quelle relative al suo puro e semplice uso. Inoltre, con l’acquisto di una merce, siamo proprio noi a conferire tali caratteristiche all’oggetto che vogliamo o necessitiamo (sempre Marx). L’idolo, il feticcio, è il TOTEM (l’amico immaginario di Tom Hanks in Cast Away), un oggetto creato dall’uomo ma che assume poteri che possono arrivare a spaventarci (nel bene e nel male). 

Quando l’industria è culturale, anche la cultura si trasforma in merce; è ciò che accade alla musica ma non solo. Un’arte avanzata, in campo musicale, prevede per esempio il sottrarre l’aspetto melodico alla musica, proprio come fa Shoenberg con la dodecafonia (che possiamo dire, per esempio, essere impossibile da fischiettare). 

Per affrontare tale tematica “politica”, è importante dunque non solo toccare il tema in sé ma anche analizzare e studiare i mezzi ed i modi con i quali tale tematica viene affrontata, per esempio ci chiediamo che senso abbia toccare un tema come lo sfruttamento o la schiavitù ma con i modi ed i termini holliwoodiani....

Parliamo di un artista presente anche a Manifesta 08 (sede di Bolzano): Jorgen Svensson e di suoi due lavori. Il primo è l’esposizione di una serie di video di due fratelli psicopatici statunitensi che con l’intenzione di riprendere la fine della vita, filmavano le proprie vittime in punto di morte (ma saranno veri o falsi? Ma è veramente importante??). L’altra opera riguarda alcune azioni in cui l’artista invitava altri artisti o curatori famosi, dei quali, regolarmente, veniva smentita la partecipazione all’evento all’ultimo momento. 

Infine vediamo l’intervista a Griffi qui presente sul blog. 

 

Fabrizio

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